"Orange Is The New Black" e la cultura dello stupro - SPOILER


Penso che ad oggi tutto il mondo - o quasi - conosca questa pluripremiata Serie Tv targata Netflix che, nonostante sia arrivata alla settima, nonchè ultima stagione, ci accompagna dal 2013 nelle vicende di un gruppo di donne recluse al Litchfield, un carcere di minima sicurezza nello stato di New York.

Con il passar del tempo abbiamo imparato a conoscere gli innumerevoli personaggi e le loro rispettive storie... siamo cresciuti tra una vicenda e l'altra, abbiamo  appreso che anche il più grande dei criminali, un tempo, è stato vittima di un'ingiustizia da parte di terzi e che dietro ognuno dei personaggi, si cela un cuore bisognoso di affetto e desideroso di giustizia. Grazie ad  Orange abbiamo provato empatia, a tratti gioia, ma anche tristezza, rabbia, e un cumulo di emozioni che, inaspettatamente, hanno contribuito a cambiarci profondamente...

Sono svariate le tematiche, più o meno rilevanti, trattate tra un episodio e l'altro ed io, da fan della serie quale sono, non potevo fare a meno di dedicare un intero articolo ad una delle vicende più interessanti e attuali : la violenza sessuale subita da Tiffany Doggett, meglio conosciuta come Pennsatucky, nella terza stagione. Nonostante l'episodio sia passato in secondo piano, penso sia doveroso analizzare il tutto, dettagliatamente, al fine di sensibilizzare coloro che vorranno leggere questo articolo.





* * *

Personalmente, non ricordo in che momento della mia vita ho sentito parlare di stupro... 
Ma in fondo, chi viene davvero informato sulla tematica in questione? Siamo sinceri... la società non è solita dare spiegazioni esaustive al fine di informare: si preferisce invece dare avvertenze, mirate a non rovinare quella che è la reputazione del singolo soggetto. Probabilmente, questo è il problema di fondo...
Un esempio di ciò, sono le tipiche frasi che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito: "non tornare tardi", "non uscire da sola in piena notte", "vestiti in modo adeguato", o ancor più frequente "attenta alle sostanze che potrebbero aggiungere a tua insaputa in una bibita". Ma a chi bisogna attribuire la colpa di tale omissione culturale?

Forse alle riviste, ai social, ai programmi tv, includendo i film e i testi delle canzoni odierne, alla morale dei nostri antenati e per ultima, ma non meno colpevole, alla pornografia.

Ma come avvengono questi suddetti casi di violenza sessuale? Pensereste "il più delle volte in seguito ad una sbronza  o tra le strade  buie di un inaffidabile quartiere"... beh, niente di più lontano dalla realtà!
Gli abusi a sfondo sessuale, infatti, sono frequentemente occultati proprio tra le mura domestiche o messi in atto - vedasi le svariate testimonianze al riguardo - da gente non estranea a noi, con cui soliamo interagire e di cui ci fidiamo.

Cosa ne è della vittima, quindi? Se tale si può definire, certo.
E' errore comune credere che se è successo, è stato voluto, altrimenti non si spiega il fatto che la presunta vittima, come succede in certi casi, non abbia reagito.

La violenza sessuale, però, non la si può prevedere.
Nessuno è preparato ad affrontare un tale dolore.
Capiamo bene, quindi, che non tutte le vittime reagiscono allo stesso modo: alcune di esse gridano, scalciano, altre si ribellano e chiedono aiuto, altre ancora, invece, tacciono impotenti.



***



Ma andiamo a noi!
Durante la terza stagione di Orange Is The New Black si fa leva su uno dei personaggi co-protagonisti: Pennsatucky, la fanatica, nemica di Piper fin dalla prima stagione!

L'episodio 3x10 si apre con la scena di una piccola Tiffany alle prese con le sue prime mestruazioni. L'ambiente in cui vive non è di certo dei migliori.. un camper sudicio e disordinato.
Vediamo come lei, ignara di ciò che le stia succedendo, corre spaventata da sua madre,- la stessa che faceva bere alla figlia litri di bibita energizzante per sviluppare in lei iperattività e avere così il supporto economico dagli assistenti sociali-. Quest'ultima, di tutto punto, le spiegherà come adesso che sta sviluppando, "sarà come una cassa di gazzosa: varrà qualcosa"  , che "le cresceranno le tettine" e che i ragazzi inizieranno a "vederla e trattarla in modo diverso", ma che la cosa migliore sarà "lasciarli fare".
Continua aggiungendo che tutto avverrà in modo rapido, come la puntura di un'ape, "dentro e fuori", suscitando così preoccupazione in sua figlia.

A questo punto la domanda sorge spontanea: c'è davvero da stupirsi degli svariati casi di violenza se ciò che ci insegnano fin dalla tenera età è che l'atto sessuale in sè si riduce al semplice piacere dell'uomo, che è nostro dovere compiacere tali "bisogni" e che, come se non fosse abbastanza, il tutto debba essere qualcosa di doloroso o fastidioso?


***

Nella seguente scena vediamo come Tiffany sia già un'adolescente, alle prese con una festa tra ragazzi. L'ambiente è il solito. In quel momento si avvicina un ragazzo con l'intenzione di avere un rapporto sessuale con lei, che in un primo momento rifiuta dicendo "accetto solo Visa, Mastercard o Mountain Dew". Vediamo come lei cambi idea e la scena seguente ci mostrerà in primo piano il volto della nostra protagonista, inespressivo, apatico, senza alcuna emozione, come a porre in atto il consiglio di sua madre di "lasciar fare".

 Vorrei soffermarmi su questa scena, in cui non vi è un vero e proprio abuso (se ciò deve includere necessariamente il dissenso di una delle due parti). Il tutto si riduce quindi ad un annullamento totale del corpo della donna, che in quanto tale, è vista come un semplice oggetto da poter usare.

La ragazza sarà in seguito punta da un'ape *ironia della sorte* e per questo le si avvicinerà Nathan, un ragazzo che provvederà a curarle il gonfiore. Di tutta risposta, Tiffany esclama "sei un finocchio per caso?"
Beh, non c'è da biasimarla... un ragazzo dai modi rassicuranti che si preoccupa di una donna, pronto per le evenienze, nella società odierna è considerato omosessuale o comunque, non abbastanza uomo. Ciò ci fa riflettere sulla pressione sociale a cui i ragazzi devono far fronte quotidianamente, come per dimostrare a terzi, prima che a sè stessi, di essere dei machi, piuttosto che uomini.

***





Altra scena a cui sento di dedicare uno spazio e che probabilmente ha un ruolo cruciale nella vicenda, è quella in cui, Tiffany e Nathan sono distesi in un letto, vedendo un video porno. Notiamo come per la ragazza tutto ciò sia qualcosa di nuovo, tra disgusto e sorpresa, esclama "fa dei versi strani, perchè sorride? Non capisco". Già, perchè una donna, in procinto di avere un rapporto sessuale, dovrebbe sorridere?  e prosegue dicendo: "perchè ha messo la sua bocca in lei...? Che schifo, spegni questa m***a perversa!"
Il sesso orale ad una donna... niente di più perverso, mi dicono.
A questo punto Nathan la fa alzare e le toglie lentamente la maglia, ammirando ed elogiando il suo corpo. La fa distendere, si abbracciano, sorridono, la mano di lui si avvicina alle sue parti intime, lei precisa "stai applicando quelle perversioni con me? Non so se mi piace...". Per la prima volta possiamo notare come Tiffany abbia un'espressione rilassata,  come sorride e gode dell'atto.

 Ciò che mi lascia perplessa qui, è come venga rappresentata alla perfezione l'incapacità di una donna di conoscere il proprio corpo , probabilmente per ignoranza ,per "vergogna" o perchè si pensa che certe pratiche siano destinate ad essere ricevute da terzi. Peccato però che questi "terzi", il più delle volte,non siano affatto interessati ad andare al di là del basico atto sessuale. E chissà quante donne, a causa di questi stereotipi, non abbiano mai imparato a conoscersi a fondo..



 
"E' di questo che parlano le canzoni?"
mai frase mi commosse di più. Tiff, hai guadagnato il mio amore incondizionato.

Personalmente, penso che la figura di Nathan sia stata di fondamentale importanza, sia per lo spettatore, che per il personaggio di Tiffany. Siamo sinceri, riconoscere il male diventa più semplice quando in contrapposizione ci viene presentato il bene...

"Chi sei tu, uomo magico?"

***



Nella seguente scena vediamo come Nathan sia in procinto di dire addio alla nostra ragazza a causa di un trasloco nel lontano Stato del Wyoming. Entrambi si dichiarano amore reciproco e promettono di rincontrarsi. Notiamo come l'ambiente sia la solita festa tra ragazzi. In quel momento, Tiffany decide di entrare in casa per prendere una bibita ma è giusto allora che irrompe Habe, il ragazzo del capanno, con lo scopo di "farle saldare il conto in sospeso", dal momento che "il suo ragazzo non sarà più in città" 
-  altra idiozia, per cui una donna non va molestata solo al fine di portar rispetto, in quanto simile, al fidanzato di essa - . 


 Ciò che vedremo a seguito sarà un'atroce scena di stupro, presentata a mo' di flashback, a cui seguirà un ulteriore violenza sessuale alla nostra protagonista, da parte della guardia carceriera Coates, di cui lei si era invaghita.

Ammetto che la scelta da parte dei produttori di porre stupri in modo sistematico in un solo episodio, è stata alquanto azzardata. Ciò, infatti, non era mai successo in nessun'altra serie tv. Altro dettaglio a cui ho fatto caso, è che la serie ci propone un caso di violenza sessuale da parte di un'autorità,  ossia colui che dovrebbe aver a cuore la salvaguardia delle detenute, nonchè oramai amico della nostra vittima. Un orco mascherat0 da agnellino, in sintesi. Ma tranquilli, Orange ama uscire fuori dagli schemi!

Ma andiamo a noi! 
La differenza questa volta, è proprio nel suo sguardo. Per la prima volta possiamo vedere come le scenda una lacrima lungo il viso. Un semplice gesto, se non si considerasse il suo passato. 

Forse, inaspettatamente, scorgiamo una Tiffany più cosciente e matura...

                                               

***

Ma non è finita lì... la particolarità di Orange, infatti, sta nel trattare anche il tema più complicato nel migliore dei modi, mettendo in rilievo l'essere umano e accompagnando lo spettatore lungo un tortuoso percorso psicologico verso il benestare psichico, prima che fisico, dei nostri personaggi.

Negli episodi precedenti, Tiffany e Boo - altra detenuta - avevano iniziato ad instaurare un rapporto di amicizia, rafforzato in seguito, a causa dell'accaduto sopracitato.
Doggett infatti, dopo qualche momento di esitazione, si confiderà con lei, dicendo però di averlo provocato e quindi  autocolpevolizzandosi.





Tutti atteggiamenti e pensieri tipici delle vittime che però, non rendendosi conto dell'accaduto, negano a sè stesse l'amara realtà. La società odierna, purtroppo, - e mi duole ammeterlo -, tende a colpevolizzare la vittima, in favore del presunto colpevole o a minimizzarne la gravità del gesto.




Scrivo questo articolo con il cuore in gola e un po' di amarezza, nel rendermi conto che tutto ciò non è solo finzione, ma la quotidiana realtà.

Sarà proprio Boo a farle capire che il gesto ignobile della guardia ha un nome ben preciso e che per ciò, deve essere punito. La vendetta non sarà però portata a termine per volere della stessa Tiffany, che non prova rabbia ma, a suo dire, solo tristezza...




***
In quest'ultima scena ci presentano  Doggett svolgendo il suo ruolo al penitenziario, ossia guidare il furgone fuori da Litchfield durante le commissioni. Sarà in compagnia di Coates, che proverà nuovamente, "con aria innocente" , ad avere un rapporto con la ragazza. Quest'ultima, non avendo via di fuga, inscena un malore e sarà per questo dimessa dall'incarico.


Sembra che tutto sia filato liscio, quando da lontano, Boo e Tiffany scorgono, con stupore e paura, la nuova ragazza addetta alla mansione.
Un caso è stato risolto, ma la storia si ripete.


Ma quanto ancora dovrà durare questa storia?
Quanto ancora dovremo continuare a tacere dinnanzi a tali atti? 
Quanto ancora riusciremo a nasconderci sotto un velo di ipocrisia e omertà prima che esse prendano il sopravvento? Prima che la situazione ci sfugga di mano e degeneri?

Quante altre "Tiffany" saranno necessarie prima di poter aprire gli occhi e agire?

Questa è la vera domanda, che duole incessantemente e non da tregua.



***


Vi lascio con una citazione del personaggio:
"Sai la differenza tra dolore e sofferenza? Beh, il dolore c'è sempre, perchè la vita è tremendamente dolorosa. Ma la sofferenza è una scelta..."



Nota di merito va all'attrice, Taryn Manning, per l'interpretazione a dir poco sublime.



 -Baci, Robi

Commenti

  1. Descrizione perfetta! Fai venire voglia di accendere il Pc e guardare questa Serie Tv�� Complimenti���� Sublime anche il modo in cui tratti queste tematiche������

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  2. Ho sempre voluto iniziare a vedere questa serie tv e grazie alle tue parole so che lo farò di certo! Il modo in cui riescono a parlare e rappresentare questi problemi quotidiani (che non dovrebbero esserlo) mi affascina molto! Complimenti per l'articolo, sei riuscita a farmi venire i brividi mentre lo leggevo!

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  3. Avevo iniziato a vedere il pilot della prima stagione, ma poi ho stoppato. Non ho più ripreso la serie sia perché in quel momento non era il mood adatto sia perché ha troppe stagioni. Sicuramente la riprendo più in là

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